Giorno Pagano Europeo della Memoria

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LE PRIME DOMANDE RIGUARDO IL GIORNO PAGANO EUROPEO DELLA MEMORIA

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Che cos'è il Giorno Pagano Europeo della Memoria?

Il Giorno Pagano Europeo della Memoria è un’iniziativa, per l’istituzione di un giorno dedicato al ricordo delle radici antiche di tutti i gruppi che si professano pagani, con particolare attenzione al momento in cui è avvenuta l’interruzione, o il tentativo di interruzione, del collegamento tra queste e il mondo moderno. In questa giornata ricordiamo per non dimenticare le avversità che i "pagani" cui noi ci richiamiamo hanno dovuto affrontare per mantenere vivo il proprio sentimento religioso (il loro "fuoco"), ne celebriamo gli sforzi e rendiamo loro omaggio.

Non ci limitiamo però al rimpianto: questa giornata deve essere un punto di partenza per una ricostruzione del paganesimo, ricostruzione che non dev’essere semplice ripresa acritica, ma deve partire dalla comprensione dell’essenza del paganesimo antico, dall’analisi dei valori propugnati da esso e dalla scelta di quanto riteniamo applicabile nel mondo moderno.

Perché non una ripresa semplice e "tradizionalista" del passato pagano?

Perché il paganesimo antico non era una religione staccata dall’uomo, come le religioni monoteiste: grande rilevanza aveva l’aspetto individuale, tanto che Cicerone riconduce il termine "religione" all’impegno e all’attenzione che si dedicano alle pratiche religiose. Il paganesimo era imprescindibile dalla società e dalla sensibilità del contesto in cui era praticato; il paganesimo di oggi in questo non è diverso: per essere vissuto, deve adattarsi alla nostra sensibilità e società. Non siamo meno pagani degli antichi perché le leggi sulla macellazione degli animali o la nostra sensibilità animalista ci impediscono di sacrificare pecore e montoni in piazza.

Se il termine "pagano" era un insulto, perché usarlo oggi? E cosa vuol dire paganesimo?

Oggi il termine "pagano" è rivendicato da diversi gruppi che, in maniera diversa, si riallacciano alle religioni precristiane antiche, in particolare in Europa e Nordamerica. Pur sapendo che nasce con connotazioni negative, oggi viene rivendicato con un orgoglio anch’esso pertinente agli scopi del Giorno Pagano Europeo della Memoria; il termine "paganesimo" indica anch’esso questa tendenza al ritorno alle religioni antiche ed è un termine generico sotto cui rientrano le diverse "correnti" e, soprattutto in Nordamerica, anche la wicca.

Perché un giorno "europeo"?

Con questa dicitura ci auspichiamo una collaborazione con vari gruppi pagani europei; in tutti i paesi, anche se in diversa misura, le religioni pagane antiche sono state osteggiate e messe fuori legge. Tali religioni hanno quindi avuto una storia in comune anche se la cesura è stata più o meno netta ed hanno la stessa necessità di recuperare quanto rimasto. Altre aree geografiche, con storia differente, potranno istituire celebrazioni differenti o simili sulla base delle proprie esigenze e caratteristiche. In ogni caso, la celebrazione della giornata si rivolge anche a gruppi che, pur localizzati al di fuori del continente europeo, si rifanno alle stesse religioni.

Come celebrare una giornata simile?

Ogni gruppo o persona che lo desideri può celebrarla a suo modo, tenendo presente gli scopi di diffusione della conoscenza relativa al paganesimo e di memoria. Si può celebrare un rituale individuale o collettivo, ad esempio una riaccensione del fuoco sacro, dal momento che la giornata è stata scelta sulla base dello spegnimento del fuoco sacro di Vesta a Roma (24 febbraio 391), secondo la tradizione seguita. Oppure si possono organizzare convegni, dibattiti, incontri; fare divulgazione usando i canali a propria disposizione.

Non è un po' un piangersi addosso?

No, perché il Giorno Pagano Europeo della Memoria non è una semplice commemorazione di qualcosa che non c'è più, ma una data simbolica che celebra non solo un passato tragico per non dimenticarlo, ma anche un presente di ricostruzione del paganesimo e si colloca all'interno di un percorso, necessario al paganesimo moderno, di conoscenza e divulgazione.

Che giorno è stato scelto e perché?

Dopo un sondaggio svolto in una mailing list pagana tra le più seguite, si è deciso di fissare tale Giorno Pagano della Memoria al 24 febbraio. In questo giorno infatti, nel 391 e.v. (era vulgare, cioè d.C. secondo la dicitura comune) l’imperatore orientale Teodosio promulgò una delle tante leggi da lui emanate contro il paganesimo. A quell’epoca, il cristianesimo era già divenuto religione di stato da 11 anni, ma l’imperatore dovette continuare a promulgare leggi per fermare le pratiche pagane. In questa data avviene un evento particolare, piuttosto importante: si stima che questo giorno venisse spento il fuoco sacro di Vesta, che bruciava a Roma ininterrottamente dalla sua fondazione e che ogni anno veniva rinnovato con un rito solenne.

Il fuoco è ritenuto sacro da tutte le religioni "pagane" e quella romana non faceva eccezione; lo spegnimento del fuoco di Vesta in maniera così violenta (in passato altri culti si erano estinti per mancanza di praticanti, ma si era trattato sempre di un passaggio "indolore" e nuovi culti si erano sostituiti ai vecchi senza negarli né disprezzarli) segna l’inizio di un processo di conversione più o meno forzata dell’Europa, in cui lo spegnimento dei fuochi sacri, o l’abbattimento degli alberi sacri o delle pietre, o il rogo dei templi e delle statue, sono l’aspetto più evidente della repressione violenta di tali religioni antiche. Questo accade in tutta Europa per circa un millennio, fino allo spegnimento del fuoco di Perkunas nel tempio di Vilnius, nel 1386, con la conversione della Lituania, ultimo paese pagano in Europa.

Per questo motivo, tra le tante proposte, che comprendevano il 28 febbraio, data dell’editto di Teodosio che rende il cristianesimo la religione di stato, e il giorno del martirio di Ipazia, è stato scelto il 24 febbraio, che marca l’inizio del processo di "cancellazione" (non sempre riuscito) del paganesimo. Naturalmente, ogni gruppo pagano in Europa potrebbe scegliere un proprio giorno della memoria in base alla storia del proprio paese o della specifica religione, ma un giorno unico per tutta l’Europa è importante anche nell’ottica di far sentire più forte le voci pagane.

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